Haidakhan Babaji

Sri Babaji Herakhandi Mahadeva

Babaji cominciò a essere conosciuto nel mondo dopo la pubblicazione del libro “Autobiografia di uno Yogi” di Parahamansa Yogananda.

In quelle pagine, Babaji viene descritto come uno yogi immortale, maestro dei maestri, impegnato a guidare l’umanità da tempo immemorabile, in grado di manifestarsi di epoca in epoca attraverso vari corpi.

Nella forma di Herakhan Baba, si manifestò agli inizi del diciannovesimo secolo e lasciò il corpo nel 1922, in circostanze miracolose, alla presenza dei suoi discepoli.

Grazie alla profonda sadhana (pratica spirituale) e alle preghiere di un grande yogi che rispondeva al nome di Sri Mahendra Maharaj, Babaji si è nuovamente manifestato negli agli Settanta del secolo scorso, in una caverna ai piedi del Monte Adi Kailash alle pendici dell’Himalaya.

Arrivò nel corpo di un giovane e potente yogi, che dimostrava diciotto, vent’anni.

Durante i 14 anni della sua ultima manifestazione, persone di tutto il mondo vennero chiamate a Herakhan grazie a una serie di spesso miracolose coincidenze, e questo continua ad accadere oggi.

Non molto dopo, Egli salì sulla cima del Monte Adi Kailash, dove rimase seduto in posizione yoga per 45 giorni senza mangiare. Così ebbe inizio la sua missione come Bhole Baba, “il Padre Semplice”.

Babaji Herakhan Wale Baba

Nella sua manifestazione precedente, Babaji aveva costruito un piccolo tempio proprio sull’altra sponda del fiume di fronte alla grotta in cui si era manifestato. Il nome di questo villaggio, Herakhan, si sta rapidamente diffondendo nel mondo. Babaji lo aveva definito “Herakhan Vishwa Mahadham”, che significa “Il più grande luogo nell’Universo“.

Egli non è un normale essere umano, e nemmeno un santo. In realtà, egli è presente nel cuore di tutti gli esseri viventi, e nel tessuto della vita stessa. Pertanto, Babaji è accessibile a chiunque lo chiami con un desiderio sincero.
È venuto in questi tempi difficili perché l’umanità si trova in grande pericolo. Babaji è venuto per riportare in vita il “Sanatan Dharma”, l’eterna legge della creazione, radice di tutte le religioni.

Babaji non parlava molto, ma ci ha mostrato un modo per vivere in armonia con il divino. Il suo messaggio essenziale è semplice e diretto:
Vivete in Verità, Semplicità e Amore, servite l’umanità e l’intera creazione facendo “Karma Yoga”, servizio non egoistico, e ricordate il nome di Dio.

Egli ci ha anche dato il mantraOm Namah Shivayॐ नमः शिवाय
(letteralmente significa “Io mi arrendo a Dio”) da ripetere a voce alta oppure in silenzio.

Babaji prese il maha-samadhi (abbandono del corpo), il 14 febbraio 1984, giorno di San Valentino. Era venuto per dare un messaggio al mondo e, avendo ultimato il suo lavoro, lasciò la forma fisica.
Questo è uno dei suoi più bei messaggi: “Io sono sempre con voi”.

BHOLE BABA KI JAI!

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